10.2.11

Tra il silenzio generale...

Tutti presi a commentare in questi giorni, le note vicende del nostro premier e di Ruby rubacuori…, il nostro caro presidente della Regione Lombardia si appresta a far partire la prima tranche di aumenti riguardanti il trasporto regionale. Si partirà da quel che si è letto con un bel 15% da febbraio, (poi vedremo con i soliti arrotondamenti dove andremo a finire…), cui seguiranno durante l’anno altre botte di aumenti a due cifre, ma…, dicono dalla regione, solo se nel frattempo migliorerà la qualità del servizio, in poche parole si ripete per l’ennesima volta lo stesso film che ormai ci viene proposto regolarmente da quasi due decenni. Nonostante le ingenti spese sostenute per il quadruplicamento della linea tra Milano e Treviglio le nostre condizioni di viaggio non sono migliorate di molto (in particolare per coloro che devono recarsi a Lambrate) e il degrado dei materiali rotabili e delle nostre stazioni è sotto gli occhi di tutti. A questo proposito, ventuno Comuni dell’hinterland milanese, preoccupate per queste gravi situazioni, hanno scritto all’assessore regionale ai trasporti Raffaele Cattaneo e al sindaco di Milano Letizia Moratti per chiedere un incontro al fine di sottoporgli la situazione ormai intollerabile del TPL. Altro nodo molto importante che da tempo si parla, è l’istituzione del biglietto unico regionale che non è mai stato introdotto e non si comprende perché nella Regione guida del nostro Paese, non sia stato possibile introdurlo. La Regione sbaglia priorità se pensa di scaricare sul trasporto pubblico gli effetti della crisi: otterrà solo più congestione, più inquinamento, più tempo perso negli spostamenti e peggior qualità della vita. In una parola, una regione che funzionerà peggio nel suo complesso. Ci viene spontanea una domanda, ma è proprio tutta colpa della crisi?

Gianni Nazzari
Pendolari31gennaio05

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