22.6.07

Liberalizzazioni sbagliate: adesso tocca ai treni.

Tariffe più care e meno servizi


Il disegno di legge Bersani propone di scorporare la parte redditizia del servizio passeggeri sulle linee principali media e lunga percorrenza (in regime di liberalizzazione), dal resto dei treni.
Il servizio ferroviario che non è in grado di raggiungere l’equilibrio costi-ricavi rischia di essere tagliato.
Il venir meno della socialità e dell’universalità del trasporto ferroviario pone gravi limiti al “diritto alla mobilità”.
Il cittadino consumatore da questa liberalizzazione non trarrà alcun beneficio: ci saranno tariffe più alte sulle linee commerciali mentre, sul servizio universale, saranno tagliati i treni non sussidiati dai trasferimenti pubblici, e ci sarà minore qualità in conseguenza degli altri tagli, a partire dalle pulizie.
Questa liberalizzazione penalizza le potenzialità del trasporto su ferro in ampie zone del Paese, a partire dal nostro Meridione.
Il trasporto su gomma continuerà a guadagnare terreno nei confronti della rete ferroviaria, alla faccia di una mobilità ecologicamente sostenibile…

PER QUESTI MOTIVI DICIAMO NO!


NO allo smantellamento del servizio per lasciare la polpa ai privati e
l’osso al pubblico.

NO al business dell’Alta velocità senza una politica lungimirante nel trasporto ferroviario.

NO a viaggiatori di serie A e viaggiatori di serie B.
Il servizio universale deve essere garantito.


LO SCIOPERO DEL PROSSIMO 22 GIUGNO

È NECESSARIO
PER DIFENDERE IL “TUO” TRENO
I TUOI DIRITTI
ED IL FUTURO DEL NOSTRO PAESE


Comitato31gennaio05

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